Trasmettiamo la relazione del Presidente del Comites di Monaco di Baviera, Claudio Cumani, all'ultima assemblea del Comitato.
Ormai
prossimi al termine del nostro mandato, vorrei tentare di fare un
riassunto delle attività svolte dal Comites dal marzo 2004 ad oggi.
Se le numerose iniziative da noi organizzate assieme alle altre comunità
nazionali (lettere, raccolte di firme, manifestazioni sotto la
Cancelleria bavarese, interviste al Bayerischer Rundfunk, ecc.) non sono
riuscite a scongiurare la chiusura dei corsi di madrelingua gestiti dal
Governo bavarese (Muttersprachlicher
Ergänzungsunterricht) avviatasi nel 2004 e conclusasi nel 2009, ben
altro risultato ha ottenuto il nostro impegno per ottenere il
riconoscimento della doppia
cittadinanza in Baviera. E’ grazie allo sforzo coordinato del
Comites, del Consolato, della allora consigliera comunale italiana a
Monaco (Fiorenza Colonnella), è grazie alle nostre pressioni congiunte
verso i governi e le istituzioni italiane e bavaresi, se alla fine del
2004 la Baviera ha finalmente riconosciuto anche agli italiani il
diritto alla doppia cittadinanza. Su questo tema abbiamo poi stampato -
assieme ai Comites di Berlino, Colonia e Dortmund - gli opuscoli „Doppia
cittadinanza, doppie opportunità - Doppelte Staatsangehörigkeit,
doppelte Chance“ e regolarmente cerchiamo di informare e
sensibilizzare la nostra comunità.
Abbiamo visitato le comunità,
le associazioni italiane ed italotedesche, i gruppi dei genitori e degli
insegnanti dei corsi di lingua e cultura italiana, le realtà del mondo
economico, delle imprese e della ricerca su tutto il territorio:
siamo stati ad Augsburg, Dachau, Dillingen, Füssen, Garching,
Garmisch-Panterkirchen, Geltendorf, Ingolstadt, Landsberg, Landshut,
Lauingen, Lindau, Karlsfeld, Kaufbeuren, Memmingen, München, Neu-Ulm,
Oberammergau, Passau, Pfaffenhofen, Straubing, Weilheim (e sicuramente
dimentico qualche località).
A
Kempten, Ingolstadt, Landsberg, München, Nürnberg, Passau, Straubing,
Weilheim abbiamo incontrato i sindaci, a Rosenheim abbiamo visitato la
Polizeidirektion. Con tutte le autorità tedesche abbiamo affrontato i
temi dell’integrazione e del successo scolastico e professionale dei
nostri connazionali.
Abbiamo
visitato gli italiani detenuti
nelle carceri di Augsburg, Ingolstadt, Landsberg, Keisheim, Kempten,
München-Stadelheim, Straubing. In quasi tutti gli istituti abbiamo
incontrato anche i direttori, affrontando con loro i temi relativi al
recupero ed al reinserimento dei nostri connazionali. Di progetti ed
iniziative per il recupero ed il reinserimento dei nostri connazionali
abbiamo discusso anche al Ministero bavarese della Giustizia, dove ci
siamo incontrati col ministro e col direttore dell’amministrazione
penitenziaria bavarese. All’interno della nostra comunità abbiamo
raccolto 144 libri in italiano (principalmente romanzi) che abbiamo
distribuito fra le biblioteche di 12 istituti di pena.
Particolarmente sentito è stato il tema della scuola:
abbiamo partecipato a tutti gli incontri organizzati nelle diverse
località bavaresi con insegnanti e genitori, collaborando attivamente
con gli Enti gestori o promuovendo noi stessi attività di informazione.
Abbiamo prodotto e stampato la guida “Il
sistema scolastico bavarese”. Abbiamo organizzato o co-organizzato
seminari sulla didattica ed il bilinguismo, con la partecipazione di
esperti dall’Italia e dal mondo tedesco. Di uno di questi ("Didattica
integrativa e sistemi scolastici a confronto - Schulische Integration
und Schulsysteme im Vergleich", novembre 2008) abbiamo stampato
gli atti in un volume che è stato molto apprezzato dagli addetti ai
lavori. Siamo intervenuti al convegno
“Va
bene?! Die deutsch-italienischen
Beziehungen auf dem Prüfstand”
a
Berlino (dicembre 2011) con una relazione su
“Zur Bildungssituation in
Deutschland und Italien: Vergleichende Beobachtungen”. Abbiamo
organizzato il convegno “Più
insegnanti italiani nelle scuole bavaresi - Mehr lehrkräfte
italienischer Herkunft an bayerischen Schulen” (ottobre 2010), al
quale hanno partecipato anche dirigenti del Ministero bavarese della
Pubblica Istruzione, che hanno poi espresso commenti lusinghieri
sull’impegno della nostra comunità. Abbiamo visitato gli asili
bilingui di Monaco e sostenuto sin dall’inizio il progetto della
Scuola bilingue italo-tedesca “Leonardo Da Vinci”. Presso la nostra
sede abbiamo organizzato un ricco archivio sui temi della scuola, della
didattica e del bilinguismo. Siamo anche riusciti a sostenere uno
studente meritevole di famiglia disagiata, seguendolo ed aiutandolo a
passare dalla Hauptschule alla maturità ginnasiale ed infine
all’università.
Per quanto riguarda il lavoro,
abbiamo ormai instaurato utili rapporti con i Job Center, la Agentur für
Arbeit, il Bayerisches Staatsministerium für Arbeit und Sozialordnung,
con i quali abbiamo organizzato (e stiamo tutt’ora organizzando)
incontri con i nostri connazionali sul tema della formazione,
dell’avviamento al lavoro, della riqualificazione professionale.
Abbiamo prodotto manuali riguardanti i temi dell’assistenza
sociale: “Assistenza
domiciliare - Ambulante Pflege”, “Il
diritto al minimo vitale – Grundsicherung”, “Tutela
sociale per la terza età - Soziale Sicherung im Alter”. Abbiamo
regolarmente visitato i nostri connazionali delle due associazioni di
anziani di Monaco (AIAM e ADAI).
Abbiamo prodotto un manuale informativo indirizzato particolarmente ai
nuovi arrivati “Un manuale
per la Germania e la circoscrizione consolare di Monaco di Baviera -
Ein
Handbuch für Deutschland und den Konsularbezirk München”.
Sul nostro sito internet abbiamo cercato di raccogliere tutta la
documentazione disponibile per un inserimento nel mondo locale (ricerca
della casa, del lavoro, scuola, ecc.).
In collaborazione con l’Ethno-Medizinisches Zentrum e.V., il MiMi (Mit
Migranten Für Migranten), l’Associazione italotedesca dei medici (AMSIT)
abbiamo curato la traduzione in italiano di alcune pubblicazioni
informative sui temi della salute:
“Guida multilingue alle
vaccinazioni“, “Guida
alla psicoterapia - Guida multilingue per i migranti che vivono in
Baviera“. Con l’Ethno-Medizinisches Zentrum abbiamo prodotto una
edizione speciale del manuale “Conservare
la salute. Diagnosi precoce e prevenzione per bambini e adulti. La
salute interculturale in Baviera”. Con i medici dell’AMSIT
abbiamo organizzato la “Giornata
italiana della salute” (gennaio 2011), nella quale medici di
diverse discipline hanno informato i nostri connazionali e risposto alle
loro domande. Abbiamo partecipato al convegno del MiMi e del Ministero
bavarese della salute “Integration
und Gesundheit für alle” (novembre 2012) con una relazione sul
tema “Gesundheit der Italiener
in Bayern - Bedarf, Vernetzung, Wünsche”. Abbiamo organizzato la
serata informativa “Assicurazioni
sanitarie in Germania: come e perché” (marzo 2012).
Presso la nostra sede è attivo lo “sportello
per i cittadini” al quale i connazionali possono rivolgersi (il
lunedì ed il giovedì) per ottenere informazioni, segnalare problemi,
collegarsi con la comunità. Centinaia e centinaia sono ormai i contatti
registrati. I principali temi di interesse sono: problemi sociali
(informazioni per i nuovi arrivati, ricerca del lavoro, assistenza,
ricerca della casa), integrazione scolastica, doppia cittadinanza. In
diversi casi il Comites ha gratuitamente fornito un servizio di prima
assistenza legale. Presso la nostra sede è stata organizzata una
biblioteca ricca di pubblicazioni riguardanti l’emigrazione italiana
in Baviera, a disposizione di ricercatori e studenti.
Ci siamo particolarmente impegnati a promuovere la partecipazione attiva
dei nostri connazionali alla vita politica, sociale e culturale.
Ricordiamo tra l’altro le campagne per la partecipazione al voto in
occasione delle elezioni amministrative bavaresi nel 2008 e nel 2014 e
delle elezioni europee nel 2009 e nel 2014.
Assieme all’Istituto Italiano
di Cultura
abbiamo organizzato numerosissime manifestazioni culturali (conferenze,
concerti, presentazioni di libri e film).
Assieme al Consolato Generale
abbiamo organizzato le tradizionali cerimonie al KZ-Gedenkstätte Dachau
(25 aprile) ed al Waldfriedhof (1 novembre). Abbiamo curato il recupero
e la valorizzazione della Cappella Italiana sul Leitenberg,
coorganizzando la cerimonia per il suo 50 anniversario. Assieme al
Consolato Generale abbiamo organizzato la Festa Italiana nella
Odeonsplatz di Monaco (luglio 2014). Un momento particolarmente
significativo è stato la visita del Presidente della Repubblica
italiana, Giorgio Napolitano (febbraio 2013).
Due volumi da noi prodotti
hanno riscosso particolare successo. Uno è quello con i testi delle
Costituzioni italiana e tedesca (“60
anni di Costituzione – 60 Jahre Verfassung”, stampato nel 2009 e
ristampato – aggiornato – nel 2014 come “65
anni di Costituzione – 65 Jahre Verfassung”), per il quale
abbiamo ottenuto i messaggi introduttivi dei Presidenti della Repubblica
italiano e tedesco e che è stato prodotto assieme ai Comites di Colonia
e Dortmund. L’altro è il volume sulla storia della Cappella Italiana
sul Leitenberg (“Il tempio
nascosto. La cappella italiana sul Leitenberg a Dachau - Das versteckte
Gotteshaus. Die italienische Kapelle auf dem Leitenberg bei Dachau“),
frutto di ricerche inedite in archivi italiani e tedeschi, per il quale
abbiamo ottenuto i messaggi introduttivi dell’Ambasciatore italiano in
Germania e della Direttrice del KZ-Gedenkstätte Dachau.
Grazie al nostro impegno e visibilità, in quanto presidente del Comites nel 2007 sono stato chiamato dal Governo federale tedesco a far parte di uno dei gruppi di lavoro del “Nationaler Integrationsplan”, tenuto a stilare il programma federale per l’integrazione. Tale impegno è proseguito fino al 2009, quando sono entrato a far parte del “Runder Tisch zur Integration von Schülerinnen und Schülern mit Migrationshintergrund” istituito dal Ministero bavarese della Pubblica Istruzione. Nello stesso anno la responsabile della Commissione Scuola del Comites è stata chiamata a far parte del “Bayerischer Integrationsrat” promosso dal sottosegretario bavarese all’integrazione (Integrationsbeauftragter der Bayerischen Staatsregierung).
In
tutti questi anni abbiamo particolarmente curato i rapporti
con il mondo tedesco: istituzioni, enti, associazioni, mezzi di
informazione, personalità del mondo politico, economico,
imprenditoriale, culturale. Innumerevoli incontri, collaborazioni e
dialoghi che hanno permesso di costruire una ricca rete di rapporti e
– talvolta – collaborazioni proficue.
A
questo proposito riporto due citazioni:
“Das
COM.IT.ES hat sich seit seiner Gründung
zu einer wichtigen Drehscheibe für die bayerisch-italienischen
Beziehungen entwickelt und trägt mit seinen Aktivitäten zu diesen
Beziehungen viel bei”
(dalla
lettera
di Beate Merk, Staatsministerin für Europaangelegenheiten und regionale
Beziehungen in der Bayerischen Staatskanzlei, 25.03.2014),
“Ich
bin mir sicher, dass das COM.IT.ES als
Vertretung der Italiener im Ausland wertvolle Arbeit im Rahmen des
kulturellen und politischen Austausches zwischen Italien und Deutschland,
im Besonderen auch zwischen Italien und Bayern, leistet.”
(dalla
lettera di
Joachim Herrmann, Bayerischer Staatsminister des Innern, für Bau und
Verkehr, 15.04.2014).
Ringrazio
tutti i consiglieri, in particolare coloro che sono stati i più stretti
ed assidui collaboratori: il vicepresidente Mauro Ricci e la
responsabile della Commissione Scuola, Miranda Alberti. Ringrazio il
segretario Antonio Bosi, colonna portante dello “Sportello per i
cittadini”. Ringrazio i Consoli generali che in questi anni si sono
succeduti: Francesco Scarlata, Adriano Chiodi Cianfarani, Filippo
Scammacca del Murgo e dell’Agnone e – assieme a loro – anche i
numerosi dipendenti degli uffici consolari coi quali il Comites ha
collaborato nel corso di questi quasi 11 anni di attività. Ringrazio i
presidenti degli altri Comites della Germania, assieme ai quali ho
lavorato dentro e fuori l’Intercomites. Ringrazio i membri del CGIE, i
Parlamentari della Circoscrizione Estero – Ripartizione Europa. Grazie
agli Ambasciatori ed ai Consiglieri di Ambasciata coi quali ho
collaborato in questi anni. Grazie a tutti gli esponenti del mondo
tedesco – nella Cancelleria Federale, nei ministeri, nelle
istituzioni, negli enti, nelle diverse confessioni religiose, nelle
associazioni tedesche e bavaresi – che in questi anni mi hanno offerto
il loro ascolto, il loro aiuto, la loro collaborazione.
Questi
quasi undici anni hanno rappresentato tanto lavoro, ma anche un grande
arricchimento professionale ed umano, con rapporti di stima e vicinanza
personale. Anche se alle elezioni di dicembre non mi presenterò più
come candidato, intendo continuare all’interno delle associazioni
tedesche il mio impegno per l’integrazione e resterò a disposizione
del futuro Comites per nuove collaborazioni.